Plagiocefalia e Osteopatia Varese
L’asimmetria della forma del cranio nei neonati è uno dei principali motivi per i quali i genitori si rivolgono all'Osteopata. Prima di tutto bisogna definire se si parla di una plagiocefalia di tipo posizionale e solo dopo affidarsi alle cure di un Osteopata.
Osteopatia e plagiocefalia: Cos'è la plagiocefalia posizionale?
La plagiocefalia posizionale è una condizione caratterizzata dalla deformità del cranio, in genere il neonato si presenta con un appiattimento di una porzione cranica mentre un’altra parte presenta un rigonfiamento. Le suture sono ancora aperte e normali. È importante differenziarla dalla craniostenosi, ovvero un gruppo di malformazioni del cranio, dove una o più suture craniche si sono fuse in maniera precoce. La presenza di craniostenosi impedisce la crescita fisiologica delle strutture encefaliche, per questo è di fondamentale importanza il suo riconoscimento e il riferimento ad un medico specialista. Per quanto riguarda la plagiocefalia posizionale, con una diagnosi tempestiva e’ possibile correggere l’estetica del cranio tramite una terapia conservativa che comprende sia l’intervento osteopatico e l’introduzione di alcuni accorgimenti a casa da parte dei genitori.
Osteopatia e plagiocefalia: Possibili fattori di rischio
I principali fattori che concorrono a questa problematica sono le forze meccaniche applicate al neonato in utero, alla nascita e nel periodo neonatale. Il cranio del bambino durante la gravidanza e nei primi mesi di vita possiede una capacità di adattamento alle forze meccaniche in modo tale da permettere la sua fuoriuscita dall'utero della mamma. Questa capacità appunto può favorire l’insorgenza del rimodellamento cranico, non solo dovuta alle compressioni che il corpo del neonato percepisce durante il parto ma anche alle posizioni mantenute post parto e ad eventuali ausili utilizzati alla nascita come la ventosa. Spesso questo problema è associato ad un'altra condizione ovvero il torcicollo miogeno del muscolo sternocleidomastoideo (muscolo che si trova nella zona antero-laterale del collo) che può essere sia di tipo funzionale (causato da uno spasmo o una contrattura senza cambiamenti patologici nel muscolo) o di tipo patologico (causato da una fibrosi del muscolo). Con la continua trazione da parte di questo muscolo della testa, il capo del neonato è costretto a fissare una posizione non idonea, con inclinazione dallo stesso lato del muscolo affetto e rotazione della testa verso il lato opposto. In questo modo possono insorgere la plagiocefalia posizionale o restrizioni nella mobilità della cervicale.
Osteopatia e plagiocefalia: Possibili conseguenze
Le conseguenze non sono solo estetiche, questo adattamento può causare dei compensi a livello di tutto il corpo portando all'insorgenza di alcuni dei principali disturbi nel neonato (coliche gassose, reflusso gastro-esofageo o rigurgito e difficoltà nella suzione) ma anche a problematiche di sviluppo motorio, come ritardo nel gattonamento. Le conseguenze possono riguardare anche la normale crescita della colonna con eventuale insorgenza di scoliosi idiopatica infantile.
Osteopatia e plagiocefalia neonati
Quello che è di primaria importanza per l’andamento del trattamento osteopatico è la tempistica, infatti l’infante dovrebbe essere visitato dal terapista sin dai primi mesi di vita, in modo tale da sfruttare la capacità del cranio di adattarsi a forze esterne. L’Osteopata utilizza un trattamento manipolativo diverso rispetto a quello dell’adulto, con delle tecniche funzionali e dolci in modo tale da non causare nessun tipo di dolore nel neonato. L’obiettivo del trattamento manuale è quello di ridurre la deformità del cranio, ma non solo, anche quello di riequilibrare tutte le conseguenze a livello del resto del corpo in modo da permettere una crescita simmetrica e fisiologica.
I consigli dell'Osteopata pediatrico #chiediallosteopata
"Il bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere".
By Giulia Toscano
Osteopata D.O. M.Ost RQ (UK)
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